Hai presente quando trovi in fondo al frigo quel barattolino di yogurt che era lì da settimane? O la confezione di biscotti nella dispensa che ormai sa di cartone? Ecco, quello è il classico effetto “non ho controllato prima di fare la spesa”. Una piccola distrazione, che però nel tempo diventa un'abitudine costosa e – diciamolo – un po' frustrante.
Per fortuna esiste un metodo semplice che puoi iniziare a usare già oggi: si chiama FIFO, che non è il nome di un robot né una marca di scatolame. È l'acronimo di First In, First Out, cioè “il primo che entra è il primo che esce”. In pratica: usa prima il cibo che hai comprato per primo. Non sembra niente di che, vero? Ma è proprio lì che sta la magia. O meglio, la logica.
Questo sistema è usato da anni nelle cucine professionali e nei supermercati. Serve a tenere sotto controllo le scorte, evitare sprechi e mantenere tutto in ordine. La notizia buona? Funziona anche a casa, anzi: funziona soprattutto a casa. Perché lì nessuno ti dice come fare e ogni tanto serve una bussola per non affogare in vasetti scaduti e pacchi di pasta doppi.
Come funziona (davvero) il metodo FIFO
Partiamo dal principio. Il FIFO non è una dieta, né un piano complicato: è solo un modo più sensato di usare quello che hai. Invece di aprire il frigo e prendere “quello che capita”, inizi a usare prima i prodotti più vecchi, quelli che hai già da qualche giorno. Il risultato? Meno sprechi, più risparmio e una cucina che funziona come dovrebbe.
Questa tecnica è preziosa soprattutto per chi tende ad accumulare. Magari fai la spesa una volta a settimana e ti senti tranquillo. Poi però scopri che quel pacco di insalata mista è diventato un reperto botanico, mentre nel cassetto dei formaggi giace dimenticato un pecorino comprato un mese fa. Il FIFO ti aiuta a dare un senso a tutto questo.
Non si tratta di diventare maniaci dell'ordine o di passare il weekend a riordinare scaffali. Si tratta di piccoli gesti, ripetuti con costanza. Controllare le date di scadenza, sistemare gli alimenti in modo strategico, evitare di aprire un vasetto nuovo quando ce n'è già uno mezzo consumato. È una questione di attenzione, non di tempo.
La dispensa, il primo campo di battaglia
Se vuoi iniziare da qualche parte, comincia dalla dispensa. È più facile del frigo e spesso nasconde le sorprese peggiori. Svuotala completamente – sì, proprio tutta – e guarda cosa hai dentro. Troverai probabilmente legumi secchi dimenticati, scatole doppie, confezioni aperte e richiuse con scotch da imballaggio.
Una volta fatto l'inventario, inizia a sistemare. Metti davanti i prodotti con scadenza più vicina e dietro quelli che possono aspettare. È un po' come riorganizzare la libreria, solo che al posto dei romanzi hai pasta, pelati e farina. Se vuoi rendere tutto ancora più semplice, puoi scrivere la data di scadenza a pennarello sulla parte frontale. Niente più “dove l'avevo letto?”.
La vera forza di questo metodo è che non ti costringe a rinunciare a nulla. Puoi continuare a comprare le cose che ti piacciono, ma inizi a farlo in modo più consapevole. Quando metti via la spesa, sposta i prodotti “vecchi” in avanti, così ti ricordi di usarli. Una piccola rotazione, un grande cambiamento.
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Frigo: caos apparente, regole semplici
Il frigorifero è il regno delle dimenticanze. Troppo spesso si riempie in modo disordinato, con le cose nuove sopra e quelle da finire nascoste dietro. E il risultato lo conosci bene: cibo buttato, soldi sprecati e sensazione di non avere mai niente da mangiare, anche quando il frigo è pieno.
Anche qui il FIFO può fare la differenza. Inizia con una pulizia generale. Svuota tutto, verifica cosa si può ancora salvare, cosa è da buttare e cosa puoi usare subito. Poi ricomincia a sistemare, ma stavolta con criterio: in prima fila ci vanno gli alimenti più vicini alla scadenza, dietro quelli nuovi.
Un trucco utile è creare una zona “da consumare entro pochi giorni”, magari con un contenitore trasparente. Ogni volta che apri il frigo, ti salterà all'occhio. È un piccolo promemoria visivo che ti aiuta a non sprecare, ma anche a costruire i pasti partendo da ciò che hai già. E fidati, funziona molto più di quanto immagini.
La spesa (intelligente) parte da casa
Uno degli errori più comuni è fare la spesa senza sapere cosa c'è già in casa. È così che finiamo a comprare l'ennesimo pacco di pasta quando ne avevamo già tre. Oppure ci dimentichiamo che c'erano delle zucchine da cucinare e ne prendiamo altre. Risultato? Spreco e frustrazione.
Il FIFO ti insegna che la spesa inizia prima di uscire (o prima di aprire l'app del supermercato). Basta una rapida occhiata al frigo e alla dispensa per capire cosa manca davvero e cosa invece va usato subito. Puoi anche appuntarti su un foglio (o sul telefono) gli alimenti “da smaltire”: ti aiuterà a costruire i pasti della settimana in modo più furbo.
Anche il carrello della spesa cambia. Non è più un contenitore casuale, ma uno strumento per completare quello che hai. E così non solo risparmi, ma riduci anche la frustrazione di dover buttare cibo che non hai fatto in tempo a usare.
Un metodo, tanti piccoli effetti positivi
Il bello del FIFO è che non ti accorgi nemmeno di starlo usando, dopo un po'. Diventa automatico: sposti le cose, leggi le scadenze, organizzi meglio la spesa. E i benefici si vedono. Non solo nella pattumiera più leggera, ma anche nel portafoglio. Meno sprechi significa meno soldi buttati e se moltiplichi quei 2-3 euro a settimana, a fine anno hai una cifra che fa la differenza.
Ma c'è anche un altro effetto, più sottile: la sensazione di avere il controllo. Di sapere cosa c'è in casa, di usare tutto quello che compri, di valorizzare ogni ingrediente. Una forma di rispetto per il cibo, per il lavoro che c'è dietro ogni prodotto e anche per te stesso. Perché vivere in modo più consapevole parte anche da qui.
FIFO non è la soluzione a tutti i mali, ma è un buon inizio. È un modo concreto per trasformare la routine quotidiana in qualcosa di più leggero, sostenibile e sensato. Non ti cambia la vita da un giorno all'altro, ma te la semplifica. E quando si parla di casa, cucina e spesa, è già tanto.